LUSERNA SAN GIOVANNI
Chi giunge da Torino colla ferrovia, all'uscita della stazione di Bibiana, entra subito nel territorio di Luserna San Giovanni, ossia nella bella e vasta spianata, sita a sinistra del torrente Pellice.
Essa è incorniciata a destra dalla smagliante collina di San Giovanni, adorna di vigneti, frutteti, campi e prati, dai quali spiccano graziose ville civili e caseggiati rustici.
A sinistra fanno corona le colline di Bibiana, di Lusernetta e degli Inversegni di Luserna; il monte Vandalino del limitrofo Comune di Torre Pellice chiude maestosamente, verso ponente, il pittoresco quadro, nel quale scorgonsi dal lato di tramontana i deliziosi contrafforti delle AlpiDa "Guida di Luserna San Giovanni di F. Fraschia"
L'origine del comune di Luserna San Giovanni si perde nei tempi che furono.
Vuole la leggenda che, l'enorme quantità di lucciole sventolantesi nella calda stagione in questo territorio, assai più che altrove, abbia dato luogo all'applicazione del suo nome: Lucerna, trasformato poi in quello di Luserna.
La tradizione viene però a contestargliene l'origine che essa si compiace di rintracciare nel motto: Lux in tenebris Lucet ovvero Lucerna pedum meorum che fu appunto lo stemma dei Conti di Luserna e che è quello del comune, composto della fiaccola romana con sette stelle sovrastanti.
Esiste d'altronde nell'archivio comunale una vecchia e logora lastra metallica, sulla quale fu dipinta la fiaccola suddetta, ma essa è tanto deteriorata, che la pittura è divenuta quasi impercettibile.
La prima menzione del castello di Luserna (di proprietà di un Gosvino detto Merlo, probabilmente progenitore del casato dei Luserna) appare nella donazione di un manso in Roletto del 1096 [Cartario di Pinerolo, doc. 39; Baudi di Vesme 1895, p. 71]. Resta probabile che la costituzione di una signoria imperniata sul castrum di Luserna sia da collocarsi negli ultimi anni di vita della contessa Adelaide, quando la marca era ormai in stato di avanzata disgregazione [Barbero 1993, p. 103].
In un accordo del 1277 viene indicato come, affinché «cesset omnis materia scandalis inter ipsos dominos occasione finium Lucernae [...] pronunciaverunt, et determinaverunt finem et territorium castri Lucernae» verso i territori di Angrogna, Rorà e Torre.
Dal Dizionario Geografico storico statistico commerciale degli Stati di Sua Maestà il Re di Sardegna, fascicolo 38, edito in Torino nel 1842 dalla Ditta Cassone e Marzorati, tipografi, si ricavano e si trascrivono i seguenti preziosi cenni storici :
«Luserna trovasi allo sbocco di un'amena valle a cui porge il nome, e che apresi verso la pianura del Piemonte, mentre da parte opposta da l'accesso al Delfinato.
E' questa una delle principali Valée, a cui altre, come a centro dai dintorni si congiungono; a tal che la comodità del sito, ov’è questo capoluogo, già ne fece il convegno per le merci che da remoti tempi tragittarono per queste parti da Italia in Francia: ed esso perciò divenne un popoloso considerevole borgo.
La valle di Luserna contiene vaghe pianure e colli ben coltivati, ove fanno buonissima prova cereali, i legumi, le patate, i gelsi e le piante fruttifere e cedue ed i luoghi più alti sono coronati di castagni…»
è divisa in tre nuclei:
- Luserna Alta: Antica sede del Comune; sulla piazza parrocchiale si trova La Loggia dove già dal XI secolo si teneva il ricco e importante mercato dell'antica Lucerna. La chiesa di S. Giacomo, che risale al XII secolo, a destra il Palazzo dei Conti di Luserna, che attualmente ospita la Casa dell'Immacolata; a mezzogiorno il Convento di S. Francesco.
- Airali: attualmente costituisce il nucleo più grande, sede del Comune.
- San Giovanni: qui sorge il più interessante tempio valdese delle valli con facciata neoclassica e pianta ellittica, costruito nel 1806.
Luserna San Giovanni ha una superficie di Km²18,00; altitudine massima 1360, minima 420 m slm; abitanti 8.000 circa