Rifugio Willy Jerwis
nella conca del Prà (m. 1.732)
Ubicazione:
Conca del Prà, a quota 1.732 sul livello del mare; una delle più belle e più ampie di tutte le Alpi occidentali con abbondanza di pinete, di fiori e di acque sorgive.
- Carta dell'Istituto Geografico Militare, foglio 67 della carta d'Italia; tavoletta III N.O.
- Bric Boucle, longitudine 5°24'50", latitudine 44°46'23".
- Gruppo Monte Viso;
- sottogruppo Monte Granero;
- Provincia di Torino;
- Comune Bobbio Pellice.
Dati tecnici:
- un bar a servizio del ristorante aperto tutto l’anno;
- un secondo bar, esclusivamente estivo, con un ampio e soleggiato dehors;
- ristorante da 60 coperti;
- 10 camerette da 1 a 4 posti;
- 4 camerate da 8 a 17 posti;
- Un ampio magazzino con diverse attrezzature sportive sia per le attività invernali che estive a disposizione della clientela.
- Il rifugio è dotato di un radio telefono pubblico e di un collegamento internet satellitare che consente la navigazione sulla rete Internet a 8 megabit al secondo, il salone principale è coperto da una rete Wi-Fi.
- Il riscaldamento invernale, per il salone ristorante, viene assicurato da stufe e camini a legna, per le camere, da stufe elettriche.
- Una centralina idroelettrica fornisce energia tutto l’anno, i servizi igenici sono al piano forniti di acqua calda e docce, la legna da combustione viene ricavata dalla pulizia annuale dei boschi limitrofi.
- L’utilizzo di energie rinnovabili per il riscaldamento rende la struttura altamente ecocompatibile con un basso impatto ambientale.
- Ogni letto in tutte le camere ha a disposizione piumoni e coperte in pile.
Accesso principale:
Ferrovia Torino-Torre Pellice; strada provinciale Torre Pellice-Bobbio Pellice; strada comunale a manutenzione provinciale Bobbio Pellice-Borgata Villanova a metri 1.225 sul livello del mare e quindi strada mulattiera Nazionale del Prà e del Colle della Croce, ore 1,15.
N.B.: ex strada militare sino al Colle Barant e quindi pista sul fondo naturale.
Apertura annuale
Venne inaugurato nel 1950 e così chiamato in memoria dell’accademico del CAI e partigiano ucciso dai nazifascisti nel
1944. (Willy Jervis, 43 anni, ingegnere meccanico membro del partito d'azione, Jervis è fucilato a Villar Pellice,
la notte fra il 4 e 5 agosto 1944.)
Il rifugio è dedicato a tutti i partigiani della V Divisione “Giustizia e Libertà” caduti nella guerra di Liberazione.Nel 1976 l’edificio venne distrutto da un incendio ma, anche grazie al contributo di numerosi volontari, fu ricostruito e completamente rinnovato mantenendo tuttavia l’aspetto originale, riaprì nel 1979.
Oggi il Rifugio W. Jervis è rinomato per la sua ospitalità, l’ottima cucina e la piacevole atmosfera famigliare riservata agli ospiti, che possono trovare la porta aperta e un pasto caldo 365 giorni l'anno.