VILLAR PELLICE
Il nome Villaris è attestato nel 1277 [B.R.T., Archivio Luserna d’Angrogna, Mazzo 100, fasc. 4].
Anticamente denominato Villaro di Bobbio o anche Villar di Luserna, è posto tra l'alveo del fiume Pellice e del torrente Rospart.
È menzionato la prima volta in un documento redatto nel 1228 in occasione della fondazione del priorato di San Cristoforo e, nel 1337, è citato in un atto sottoscritto dai signori di Luserna a proposito dello sfruttamento delle miniere di ferro.
Dal 1856 si registra una forte emigrazione, sopratutto verso il Sud America, si stimano in 140 le famiglie che lasciano Villar in quegli anni.
È uno dei comuni più ricchi di legname, poiché i più bei boschi di castagno, larice, abete e faggio si trovano sul suo territorio.
Andando a visitare le borgate, numerosissime in questi due comuni, notiamo l'uso del legno con cui si costruiscono i balconi con le ringhiere a bacchette verticali, le scale e i loggiati che danno movimento alle facciate delle case.
Come a Rorà emerge l'uso della pietra, qui emerge l'uso del legno.
Sono, inoltre, da segnalare alcune borgate tipiche: la Comba e la Boudeina, sul versante soleggiato, sono raggiungibili su strada carrozzabile.
Sono situate una sul fianco est e l'altra sul fianco ovest di un grande dosso.
La borgata del Bessé, raggiungibile su strada sterrata, partendo dal ponte di Subiasco, sempre sullo stesso versante e collegata alle altre due con una mulattiera.
Al centro troviamo una fontana scavata in un unico blocco di pietra, e sopra un loggiato con il forno per fare il pane per tutti gli abitanti.
Villar Pellice ha una superficie Km²60,76; altitudine massima 2868, minima 587 m slm; abitanti 1.200 circa