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Le origini

valli1898La valle del Pellice (ugualmente deve dirsi della valle Germanasca che forma con quella le così dette valli Valdesi) si presenta appunto come un' isola etnica e religiosa in mezzo alle valli vicine, conta una storia a sé, meravigliosa per la lotta tenace d'un piccolo popolo, che difese in lunghi conflitti i suoi beni materiali e morali, la libertà del pensiero, e la libertà dell'espandersi.

E naturale che la storia di questo popolo, stretto in duri limiti, circoscritto da odi, abbia influito sull'atteggiamento dei diversi elementi, determinando spesso un ambiente antropico fittizio, passeggero, innaturale…
    ... Le origini si perdono nella notte dei tempi. La valle del Pellice era abitata dai Vibii...

I Liguri erano divisi in molte tribù. Tra il Po e la Dora abitavano i Taurini, i primi abitanti di Torino, che nel 218 resistettero ad Annibale appena sceso dalle Alpi e diretto verso Roma, ma furono sconfitti. Sulla costa ligure abitavano gli Ingauni, che nel 205 si allearono con Magone, fratello d’Annibale, per vendicarsi degli Epanteri che abitavano invece le alte Langhe. Nel cuneese dominavano invece i Bagienni o Vagienni, che avevano la loro capitale presso Benevagienna (Augusta Bagiennorum). Nel pinerolese restano tracce di tré piccole tribù liguri; i Vibelli o Vibii, che abitavano la val Pellice e la vicina valle del Po: Plinio dice che abitavano al di là dei Bagienni. La loro piccola capitale era Forum Vibelli, probabilmente Bibiana: una lapide marmorea scoperta a San Secondo all'inizio del secolo scorso, accenna ad un mercato chiamato Forum Vibelli. Forse i Vibelli hanno lasciato tracce anche nel nome di Envie (in Vibiis), di Bobbio (antic. Bobio), di Babano. Intorno alla rocca di Cavour abitavano i liguri Caburrates, destinati a diventare in seguito, sotto la dominazione romana, un centro importante. Nella val Chisone abitavano infine i Magelli, che avevano la loro capitale in Macello, ma si estendevano lungo la valle fino a Massello. Fenile veniva a trovarsi perciò al confine tra queste tre piccole tribù liguri: i Vibelli, i Caburrates e i Magelli. Il che spiegherebbe il nome latino di Finisidium, che significa terra di confine.

 Da ritagli di giornali

 
Tra il 9 e l'8 a. C. Cozio elevò, nella sua piccola capitale, Susa, un arco ad Augusto. Sul frontespizio sono elencate dodici tribù facenti parte della confederazione. Un popolo, ricordato nell'arco di Susa, sono i Quartati che abitavano l'attuale Queyras e si spingevano anche in val Pellice; il termine Bricherasio, scritto in antichi documenti Briqueyras, potrebbe significare allora «il bric dove inizia il Queyras » …continua
Tratto da: «Ricerche Antropogeografiche sulla val Pellice» di Giotto Dainelli,    FIRENZE 1918