I signori della valle
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...Purgata la contrada dai Saraceni, i personaggi che avevano assunto la parte principale della cacciata furono riconosciuti signori delle terre riacquistate.
Signori della valle furono i signori di Luserna (Rivoire(P.)Storia dei Signori di Luserna, 1896,n°.11 e seg.)
che possedettero col tempo gran parte del territorio compreso fra il Pellice e il Po, fino a toccare nel periodo più florido della loro storia le terre dell'Astigiano. I Signori di Luserna si divisero in tre rami: i Rorengo ebbero Rorà, il Villar, Torre e parte di Angrogna, i Bigliori o Bigliatori ebbero Bobbio, i Manfredi la restante parte di Angrogna. La quale divisione poco o nulla differisce da quella attuale. I pochi abitanti, come già notammo, a causa della permanenza dei Saraceni si erano insediati nel fondo valle. I Signori della valle, avuto sentore dell'abilità di coloni posseduta dai Valdesi ( le emigrazioni storiche dei secoli venturi ci confermeranno tale abilità), avranno provocato o almeno incoraggiata tale immigrazione nei punti più alti e spopolati.
In quanto alla condizione degli abitanti della valle in quei tempi lontani, sappiamo che i Signori solevano cedere le loro terre in enfiteusi perpetua alle varie famiglie, le quali si obbligavano a rendere gli omaggi e a sostenere i carichi dipendenti dalla proprietà feudale. Solo assai più tardi si incominciarono a possedere beni allodiali. I Signori di Luserna, oltre alle prerogative del merum et mixtum imperium, cum omnimoda iurisdictione, aggiungevano i fìtti dei vari terreni ceduti in enfiteusi, i censi, moltissime decime, la proprietà dei molini, tintorie, segherie, paratori (parour), i forni, i boschi, il possesso delle acque, i pascoli. Vi si aggiungevano ancora le roide o prestazioni personali, di obbligo ancora oggigiorno; le leide o tributi commerciali; le curarie, i pedaggi, l'annona militare o fodro ecc. ecc., dal che insieme provenivano molte tribolazioni e soprusi agli abitanti, molte ricchezze ai Signori e grave inceppamento allo svolgimento, della vita economica.
Verso la fine del secolo XIII i Conti di Luserna perdettero definitivamente la loro autonomia, costretti a dichiararsi vassali prima del ramo degli Acaia che avevano per residenza , Pinerolo, poi del ramo principale dei Savoia. I Valdesi intanto «se multipliaient furieusement » (Gilles) malgrado i tentativi di persecuzione che si erano andati iniziando nel secolo XIV, tanto da diventare così il nucleo principale dei sudditi dei conti di Luserna.
Mentre la dottrina valdese andava allargandosi in tutta la valle del Pellice e anche nei comuni più vicini del piano piemontese, prendeva nello stesso tempo vigore il sentimento dell'indipendenza che doveva spazzar via tutto l'edifizio medioevale anche nel campo civile...
Tratto da: «Ricerche Antropogeografiche sulla val Pellice» di Giotto Dainelli, FIRENZE 1918