I Valdesi (Alcune date storiche)
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1174 Pietro Valdo restituisce le sue ricchezze ai poveri per rendersi esso stesso povero e seguire radicalmente i precetti di Cristo
1179 Pietro Valdo e i suoi seguaci chiedono, in occasione del Concilio Laterano III, il riconoscimento del loro programma. Essi chiedevano di poter predicare il Vangelo, ma fu loro negato perché prerogativa dei sacerdoti
1184 Pietro Valdo e i suoi seguaci, in occasione del Concilio di Verona, vengono scomunicati
1215 La Chiesa istituì l'inquisizione, i processi inquisitoriali che si tennero per circa tre secoli furono la testimonianza che fecero conoscere la storia dei valdesi, con condanne al rogo, torture ed impiccagioni.
1532 Sinodo di Chanforan (Angrogna): i Valdesi aderiscono alla Riforma Protestante, traendo forza e pensiero dalla teologia di Calvino
1545 Gruppo di Valdesi in Provenza liquidato con la repressione
1555 I Valdesi costruiscono nella valle i primi templi: così facendo dichiarano la loro separazione dalla Chiesa e affermano nello stesso tempo la libertà di coscienza e di culto. (cujus regio, et ejus religio) La religione doveva essere per tutti quella del principe, le dissidenze non erano ammesse.
1561 Gruppo di Valdesi in Calabria sterminato dall'inquisizione di Filippo II
1561 - 5 giugno "Trattato di Cavour" Per la prima volta in Europa si stabiliva un regime di tolleranza religiosa con i Valdesi. Firmato da Filippo di Racconigi e una delegazione del popolo Valdese: si riconosceva l'esistenza fisica dei Valdesi e se ne stabiliva i confini entro i quali avrebbero potuto abitare. Appena 6 mesi dopo seguirà, in Francia, l'Editto di S. Germain, poi, successivamente, quello di Amboise (1563), di S. Germain II (1570), di Boulogne (1573), di Beaulieu (1576), di Poitiers (1577), fino a quello di Nantes (1598).
21 aprile 1655 spedizione del Pianezza, capitano delle milizie Ducali, in val Pellice, dove avvengono incendi e stragi, noti sotto il titolo di Pasque Piemontesi (Veritable histoire, manoscritto Biblioteca reale, Torino)
1685 Luigi XIV re di Francia vieta ai protestanti la professione della loro religione e anche le chiese valdesi del Piemonte sono distrutte. Solo poche migliaia di superstiti si salvano in Svizzera, rientrando dopo tre anni con una memorabile marcia conosciuta come il Glorioso Rimpatrio.
17 febbraio 1848 Re Carlo Alberto emana il Decreto di emancipazione (Statuto Albertino, articolo primo) col quale vengono concessi tutti i diritti civili e politici come gli altri cittadini del Regno. Non è ancora libertà religiosa, ma il riconoscimento dei diritti comuni.